Genova, centro storico infestato dai topi
Non basta sbattere forte le suole delle scarpe per terra. I topi del centro storico non hanno paura. Non scappano e ti guardano come a sfidarti. Sarà che sono grandi come gatti, e sono tanti, sono troppi. Il centro storico di notte brulica di ratti. Pantegane attirate dalla spazzatura che deborda dai sacchetti neri degli “ecopunti”, bel modo di chiamare i rumentai, che qui di notte chiudono come negozi.
Le immagini girate fra le 23 e la mezzanotte sono una vergogna per la città che lascia senza fiato. Altro che Genova meravigliosa. Sembra di essere a Topolinia, questo però non è un cartoon, ma una vera e propria emergenza igienica per i topi e le malattie che si portano appresso, i loro escrementi sono ovunque. Topi che spuntano all’improvviso, ti vengono vicino senza paura, affamati.
I sacchetti neri davanti agli ecopunti ne sono pieni. I vicoli più infestati sono vico vico de Marini e vico dei Cartai, nella zona della Loggia di Banchi, una delle cartoline della città, dove quando è buio è quasi impossibile camminare senza incontrarne. Il loro squittire stridulo echeggia nel silenzio e lascia sgomenti. Davanti agli occhi colonie di topi, alla ricerca di avanzi, ratti di ogni dimensione, mamme con i piccoli appresso, la garanzia che l’infestazione avrà un seguito. Topi anche visibilmente malati che perdono brandelli di pelle.
Spostandosi di qualche centinaio di metri altri storici nidi di ratti sono in piazza Vacchero e nei vicolo adiacenti, siamo in via del Campo, i carruggi dei bassi a luci rosse di prostitute e travestiti.
Qui oltre ai topi ci sono cumuli di spazzatura e una miriade di spacciatori che presidiano gli angoli e quando ti passi ti squadrano e sussurrano: “Vuoi fumo?”. Anche loro, come i topi, non hanno paura.
Per denunciare il degrado del centro storico gli abitanti del neo comitato di via del Campo hanno incontrato gli altri residenti. Nell’oratorio di San Filippo di via Lomellini una cinquantina di abitanti e qualche commerciante. Primo fra tutti Alberto Scotto, portavoce del Civ della Loggia di Banchi, da sempre in prima linea per denunciare le piaghe della città vecchia. Abitanti stufi dello spaccio h24, della spazzatura e, manco a dirlo, dei topi.
Michele Varì